Sant'Antonio Abate
Si raggiunge il nucleo storico vero e proprio di Megna.
E’ un esempio, tuttora ben conservato, di quei nuclei montani che caratterizzavano le nostre montagne fino agli anni Cinquanta del secolo scorso. La sua origine è antichissima e risale perlomeno al XIV secolo, quando la località pagava, al pari degli altri comuni della Valassina, la decima all’Arcivescovo di Milano.
Agricoltura ed allevamento di montagna hanno sempre caratterizzato l’attività principale dei suoi abitanti, fino al suo completo spopolamento iniziato nel Dopoguerra. Interessante è la piccola Chiesa di Sant’Antonio Abate eretta per testamento del Prevosto di Asso Girolamo Curioni e portata a compimento nel 1642.
Fin dall’800 gran parte di questo Borgo apparteneva alla Chiesa, con Beneficio della Parrocchia Beata Vergine Assunta di Visino. In seguito, con il Concordato con lo Stato Italiano, il Beneficio decadde e il borgo venne ceduto per una decina d’anni alla Comunità Incontro di Don Piero Gelmini, i cui ragazzi venivano qui per disintossicarsi, dedicando il loro tempo ad attività agricole e artigianali, in totale isolamento dalla mondanità. Dal 2013 case e terreni appartengono per lo più a privati.
Una lapide ricorda il grande contributo umano di questa piccola comunità alla grande tragedia che è stata la campagna di Russia, con due abitanti che hanno combattuto in questa inutile guerra.